sabato 15 novembre 2008

Possessori di Barca a Vela


Non arrivo a comprendere perché chi compra una barca a vela firma un patto senza ritorno con infernali produttori di mocassini marroni e camicie bianche a righe blu.
Perché ti senti obbligato, caro possessore di barca a vela, a girare perennemente con pantaloni a uovo (stretti in vita, larghi in culo, caviglia serrata) stile Madonna primi anni ’80 color blue navy o pantaloncino corto modello educanda e un golfino da casa protetta sulle spalle? Che cribbio te ne farai mai di quel bagaglio di cotone appena appoggiato sul tuo bronzeo fisichino insieme ad altre trentacinquemila persone esattamente abbigliate come te mentre vi aggirate con fare spavaldo per i locali delle riviere? Mi sembra un raduno di scout...

Come del resto non arrivo a capire come mai si acquista una barca a vela. E’ instabile. Se non tira vento sta ferma. Le regate sono divertentissime accozzaglie di cretini in divisa che saltellano a destra e a manca sul ponte che si scannano per vincere al solo fine di farsi belli “al circolo”. Quei “circoli” pieni di signore bionde cotonate che fumano Rothmans slim (con il golfino blu navy sulle spalle) e di anziani panciuti dal fare un po’ laido che con tanto di occhiale da sole specchiato e abbronzatura fashion confrontano le prestazioni delle loro imbarcazioni non potendo ormai più parlare di prestazioni d’altro tipo.

Però del resto c’è sempre la cara vecchia soddisfazione di far parte di uno status sociale, possedendo due o tre mozzi ben piazzati in divisa modalità schiavismo moderno e il gusto di approdare nelle prestigiose riviere romagnole sentendosi per qualche istante il vero Briatore dell’Idroscalo.

Poi chiaro che spesso si tratta delle stesse persone che lesinano per un centesimo di resto al bar o che mangiano poco a pranzo per investire tutto in un sontuoso completo “Armata di Mare” collezione autunno-inverno 2015, ora pubblicizzati anche in TV giusto per immettere anche qualche costo pubblicitario in aggiunta ai 300,00 euro del prezzo del maglione.. no no, ma è tutto estremamente sensato.

Ogni giorno di più resto dell’idea che per farsi due risate non sia del tutto essenziale guardare Zelig il lunedì.


ENjoy

Carlì

sabato 1 novembre 2008

Phone

A volte mi chiedo cosa ci sto a fare in ufficio commerciale... anzi, a dir la verità me lo chiedo sempre, specialmente quando parlo con certi psicopatici...

*VISITATE http://lamaury.splinder.com/ per vedere altre vignette di questa artista!


ECCO LA FOLLE TELEFONATA DI VENERDI'...


- Pronto?

- Pronto, buongiorno, sono carlotta, la chiamavo per sollecitare quell'offerta che vi ho richiesto la settimana scorsa..

- Quale offerta?

- Ugelli e pompe..

- Non so niente!

- Come non sa niente? Erano 1000 ugelli foro 0,52 e 100 pompe G57..

- No, è un momento di crisi, non posso fargliela!

- Prego?

- Brutto momento per le offerte!

- Come brutto momento? Scusi, mi spieghi meglio che non capisco cosa intende!

- Le passo mio marito che se ne intende.

*ARRIVA AL TELEFONO IL MARITO, SPICCATA CADENZA NAPOLETANA*

- Pronto!

- Pronto buongiorno, sono carlotta, la chiamavo per sollecitare quell'offerta di 1000 ugelli e 100 pompe che vi ho richiesto la settimana scorsa...

- Quali ugelli? Quali pompe?

- Ha ricevuto il mio fax?

- QUALE FAX?

- Quello della richiesta!

- MA IO NON HO UN FAX

*ESPLODO IN GRASSE RISATE*

- E' inutile che rride signora! Io lu fax non lo tengo!

- Ma scusi...

- Guardi che io ho cambiato due volte numero di telefono!

- Lei non è il signor Pipinato?

- Macchèè! Io sono Peccherello, lei cerca Pettinato!

- Ah non è il signor Pipinato..

- Ma nooo! Non sono Pettinato, io sono Peccherello!!

- Scusi, ma non è la ditta …?

- Macchèèèè! Questa è un'abitazione privata!!!!

*GRASSE RISATE DI NUOVO*

- Ah mi scusi...

TU.. TU... TU.. TU...