sabato 6 ottobre 2007

Punkabbestia in lamento a Bologna

Non si capisce bene perchè, ma è chiaro che qualcosa dovevano trovare per lamentarsi... la motivazione ufficiale è questa: "MANIFESTAZIONE CONTRO LA POLITICA DI COFFERATI SU SGOMBERI E REPRESSIONE".
Sgomberi... no, non i pesci... quelli sono muti e non infastidiscono i punkabbestia bolognesi... è la paura di non riuscire più a fagocitare nei centri sociali, nelle co
siddette "zone occupate" (sì, occupate, perchè non sono le loro, ma se ne appropriano), in qualsiasi posto del quale riescano a prendere potere per farvi vigere le loro "leggi alternative".

Per l'amor di Dio... ognuno a casa sua può fare quello che vuole, nel totale rispetto degli altri. Ma qui già abbiamo detto due grosse bugie: "ognuno a casa sua" (e a quanto mi risulta tutto l'universo NON è solo casa loro) e "totale rispetto degli altri" (perchè per loro il rispetto vuol dire fare quello che vogliono e tutti gli altri zitti).

Chiaro, la colpa è di quegli scassapalle dei cittadini! Eh, cosa avranno mai da lamentarsi, questi cittadini! Ma come, non è favoloso che la quasi totalità della gente che popola aree quali la Bolognina, Via Zamboni, eccetera siano dei pulcioni strafatti produttori di feci e vomito? Non è grandioso questo pullulare di gente che quando sei per strada si urlano contro,
sfottono "i ricchi", imbrattano i muri, sono talmente ubriachi che tappezzano i marciapiedi con i loro corpi buttati qua e là attorniati da bottiglie di birra vuote e cani malaticci e puzzolenti? Come poter avere da ridire contro quei meravigliosi capannoni pieni di persone talmente civili che si ha paura a passarci vicino pure di giorno???

Comunque apprezzo la loro coerenza
: hanno dato contro a "quel fascista di Guazzaloca", ma riescono a fare altrettanto anche con il loro amato Coffy-compagno, il buon vecchio cinese, il sindacalista evoluto a sindaco, il nemico acerrimo dei lavavetri, l
'uomo che ha mandato in fallimento i locali di Bologna con la legge antidegrado. Insomma, Cofferati.


E oggi ci doveva essere la manifestazione. Ma piove a dirotto e piuttosto che lavare loro e i loro cani, i "degradanti" se ne stanno quatti quatti nelle loro casine, si leggeranno la loro copia (2.50€) di "Falce e Martello", ascolteranno tutti quei gruppetti che incitano alla "revolucion" alla "legalizacion" al fancazzismo e via dicendo. Tanto il mondo va in rovina per colpa "dei padroni", perchè "lavorare stanca", tutti sono razzisti contro di loro, loro sono gli "amici degli extracomunitari", loro sono "persone libere che vogliono rimanerlo" e tutto questo in sintesi si riduce in un unico comportamento generale che comprende un dress-code e un certo way of life.

Dress-code
? Allora. Pantalone largo, chiappa scoperta, pezzi di stoffa cascanti da ogni dove, magliettina a righe, scarpa da skater, collare borchiato, catene sparse, capelli multicolor, unghie nere (sia di sporco che di smalto), faccia depressa e cane al guinzaglio.


Way of life
? Allora. Atteggiamento "io sono una vittima del sistema", camminata svaccata, spalla ricurva, atteggiamento critico, luoghi comuni appartenenti alla
massa, lamentela facile, obbligo di alcool e droga. Il tutto finanziato dalla carta di credito di papà o mamà.

Per il resto va tutto bene. Le manifestazioni pacifiche lasciano i loro segni di pace: vetri rotti, muri scritti, vetrine sfondate, auto rigate, risse, urla, canti cheguevariani. Sotto i portici è impossibile scivolare, perchè la patina formata dalla birra e dal vomito ti tiene bello incollato al suolo. E' impossibile non avere un buon ricordo di bologna perchè nel giro di mezza giornata almeno venti persone ti fermeranno per chiederti se vuoi del fumo o se gli vuoi dare "qualche spiccio per un panino" (o panetto?).


Ah, dimenticavo... è anche impossibile viverci per noi "oppressori".